Cornbread all’uva fragola



Per rimanere ancora in vacanza negli USA almeno con la fantasia ho scelto di fare un “pan-dolce” rustico in realtà di dolce non ve ne è molto dato che si usa solo un cucchiaio di zucchero tant’è vero che non è un cake ma un bread ed esattamente un cornbread al quale però io ho sostituito il ripieno di chicchi di mais con chicchi  d’uva fragola.

Un pane che appartiene alle origini della tradizione culinaria dei nativi americani del sud degli stati uniti che usavano il mais migliaia di anni prima dei colonizzatori europei che una volta arrivati hanno  conosciuto questo nuovo prodotto e a loro volta usato e fatto arrivare anche in Europa.

Nel corso dei tempi il cornbread si è evoluto in varie versioni, ma girando nel web mi par di capire che questa a parte la mia sostituzione, sia la ricetta base.

Ne è uscita una torta-pane molto rustica addolcita dall’uva più che dallo zucchero, la vedo meglio per una merenda accompagnata più che  da un the o dal latte, da un bicchiere di centrifuga di frutta tipo quella del post precedente o anche da una centrifuga di verdure.

Se invece optate per la versione con i chicchi di mais andrà bene anche con aggiunte salate tipo formaggio o verdure stufate. Si può cuocere in una padella di ghisa e finire poi al forno, ma io ho infornato subito.

La ricetta originale l’ho copiata dal libro di  Laurel Evans che potete trovare anche nel suo blog, io ho dimezzato le dosi ottenendo il pane che vedete nella foto in una tortiera di cm. 18 di diametro.

L’unico inconveniente è che quest’uva aveva dei noccioli piuttosto grossi e duri che nella masticazione davano parecchio fastidio………… qualcuno avrebbe voluto che li togliessi acino per acino @___@……ma voi di solito li togliete nelle vostre torte??


Ingredienti : 100 gr. di farina, 50gr. di farina di mais (ne ho ridotto leggermente la dose, la farina è quella per polenta per intendersi)  5 gr. di lievito (1 cucchiaino misura americana) la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio ( 1/8 di cucchiaino mis. amer.) mezzo cucchiaino di sale, 1 cucchiaio di zucchero di canna scuro, 200 gr. di acini d’uva fragola, 115 ml. di latticello, 1 uovo grande, 50 gr. di burro fuso raffreddato.

N.B. se siete sprovvisti di latticello ma avete dello yogurt bianco, potete eventualmente sostituirlo  miscelando tre parti di latte con una di yogurt e una spruzzata di limone (1 cucchiaino).

Preparazione : accendete il forno a 200 gradi, fate fondere il burro e lasciatelo raffreddare, miscelate le farine con il lievito il sale e il bicarbonato di sodio e mettete da parte.
Sbattete lo zucchero con l’uovo e poi aggiungete il latticello miscelando bene, unitevi anche gli acini d’uva. Ora unite l’insieme liquido agli ingredienti secchi ma girando quel tanto che serve perchè si inumidiscano, ungete prendendo un cucchiaino di burro raffreddato la teglia di alluminio o la tortiera che usate di solito e versate il resto nel composto rigirando sempre poco.
Avrete un composto denso e grumoso, versatelo nella tortiera imburrata e infornate per 30 minuti.
Mangiato tiepido è perfetto!!!

13 thoughts on “Cornbread all’uva fragola

  1. Pingback: dal mondo
  2. ma dai….. che bella storia ^ __ ^ sì sì il latticello o al negozio tedesco o al naturasì lo si trova, l'ntenzione c'è anche per la versione salata 😉

  3. Il corn bread e' proprio buono, in tutte le versioni. Simile al tuo io lo preparo con i mirtilli (che non hanno semi 😉 Se capisco bene il latticello lo trovi in negozio? A proposito di Native Americans, conosci la storia delle tre sorelle? Sono mais, fagioli e zucche. Venivano coltivate insieme in questo modo: il mais forniva sostegno ai fagioli, i quali fissano l'azoto e quindi arricchiscono il terreno; e le foglie larghe delle zucche facendo ombra limitano la crescita di erbacce. Scusa il commento lungo, ma questa storia mi piace molto raccontarla. Proverai a fare anche una versione piu' salata?

  4. Barbarella – grazie della conferma….a questo punto sarà meglio che cambio tipo d'uva……acini …..chicchi…..ci capiamo al volo, ciao!!!

    Barbara – hai ragione l'aspetto invoglia parecchio, ciao!

    Saretta – ehhh i tempi per le adozioni sono lunghi…..ma tu a quanto pare non molli ;-))

    Lo – difficile dimenticare se ti scrocchia sotto i denti e non si rompe….. non mi resta che cambiare frutto…..coccodè 😉

    Ombretta – vai sul sicuro l'ho usato anch'io ^ __ ^

    Star – sei un tipo ruspante ;-))

    Ely – speriamo l'uva sia con noccioli piccoli e teneri, bacioni!

    Brii – se lo fai è meglio che raddoppi le dosi ……. le bocche da sfamare lì non sono poche ;-)) baciuzzzzzz

  5. favolosoooooooooooooooo! mi piace l'uva fragola ed entrambe la versioni per cui… mi sà che appena arriva un carico d'uva le provo!!! baci cara!

  6. Adoro la consistenza degli impasti con la farina di mais-polenta! E che doratura invitante!
    🙂

  7. io non ho il latticello ma visto che mi hai suggerito la sostituzione con lo yogurt magro e un po' di limone provero':-) ciao

  8. ohhhhhhhhhhh che bellezza….purtroppo il difetto di sta uva è quello dei semi …ma la bontà non fa dimenticare tutto? baciotto

  9. Che bello, una ricetta dei nativi americani, curiosissima!! E dev'essere solo buona, anzi buono visto che è un pane. Ehm, no, io i chicchi non li tolgo ma in effetti non mi è mai capitato di trovarne così grossi da attentare alle otturazioni 😀

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