I gamberi al tamarindo sono una preparazione delle comunità cinesi Perenakan in Malesia, negli anni tra il XIV e il XVII secolo gli uomini emigravano in cerca di fortuna dalla Cina meridionale verso la penisola malese e a Singapore dove i coloni inglesi offrivano lavoro.
Essere Peranakan significa essere nati localmente, un termine usato dalla comunità per distinguersi dai nuovi immigrati cinesi che arrivarono a Singapore e in Malesia nel XIX e all’inizio del XX secolo.
Gli uomini sono chiamati Baba e le donne Nonyas. La loro cucina è una cucina fusion che mescola origini cinesi a quelle malesi.
Per questa ricetta ho seguito questa preparazione di Bee Yinn Low , non ho però trovato la polpa di tamarindo ma per fortuna ho trovato la salsa già preparata che contiene gli stessi ingredienti descritti nella preparazione
Ho aggiunto la salsa di soia perchè ho visto che in alcune ricette la mettono, mentre lei ha preferito ometterla.
La ricetta fa parte del gioco culinario capitanato da Eloisa di Trattoria Muvara – ABC un mondo di ingredienti, qui trovate come poter partecipare e le regole della rubrica e il calendario delle lettere relativo agli ingredienti se vi va di giocare con noi vi aspettiamo! La lettera di questo periodo è la G come gambero.
Ingredienti per 2
10 gamberoni
1 cucchiaio abbondante di salsa di tamarindo
2 – 3 cucchiai di olio
1 cucchiaio abbondante di salsa di soia
trito di verde di cipollotto ( facoltativo)
Preparazione
Pulite i gamberoni togliendo carapace e filo intestinale
Metteteli a marinare con gli altri ingredienti per almeno una mezz’ora ma anche di più.
Scaldate bene una padella in ferro o antiaderente e una volta ben calda mettete i gamberoni a fuoco medio alto a rosolare per circa 3 minuti.
Rigirateli su i due lati, devono prendere colore.
Tritate un po’ dello stelo di un cipollotto e servite con un po’ di riso bianco a chicco lungo. (facoltativo )
