Oggi Pasquetta, giorno di pic nic, il tempo è stato clemente e almeno il mattino è stato soleggiato, chissà se il sole arriverà a sera, spira aria frescolina, ma, qui in città, i turisti sono numerosi….
E’ sì….. abbiamo preferito rimanere in città, a dir il vero il pic nic non ci ha mai attirato molto, solo poche volte, giusto per accontentare i ragazzi finchè erano piccoli. Il pranzo ci piace farlo come dice un detto “con le gambe sotto il tavolo”e pietanze da scoprire, meglio ancora se serviti.E’ pur vero che se invece piace mangiare all’aperto su di un prato, niente da dire in contrario,anzi per fortuna non la pensiamo tutti allo stesso modo.
Di un pic nic in particolare ho un ricordo piuttosto fantozziano, partiti alla mattina armati di pane, affettati vari, formaggi, frutta e bibite, ci siamo diretti sui monti Lessini alla ricerca di un posto dove, per così dire piantare le tende, ogni radura che lì per lì ci sembrava adatta, una volta vista un pò più da vicino la scartavamo o per la poca ombra, o perchè troppo scoscesa, o perchè già troppo affollata……..
intanto si avvicinava l’ora in cui lo stomaco reclama e quindi dovevamo pur deciderci, finalmente un posto che stranamente nessuno aveva visto (abbiamo pensato noi), posteggiamo, prendiamo tutte le vettovaglie, chi portava le coperte da stendere a terra, chi il sacchetto del pane, chi i palloni per giocare nel prato……………cominciamo a sistemare le coperte e ci sediamo……………
“tu che vuoi, il panino con….. e tu invece, con che cosa?” intanto ronzano delle mosche piuttosto insistenti, penso” ma possibile che siano tutte qui” cominciamo a sgranocchiare i panini e sventolare via queste mosche che sembravano sempre di più…………….”mamma mamma, qui c’è una torta di mucca” cioè…? “e un’altra anche là”……..vengo a vedere, dico io.
Accidenti guardando meglio vi erano parecchie di quelle “torte di mucca” oramai secche, ma, ecco perchè tutte quelle mosche e perchè il posto era lì tutto per noi. Speriamo che chi ha steso la coperta abbia fatto caso a queste torte, ho pensato, ma a quel punto sia mio marito che io ci siamo guardati e scoppiando a ridere abbiamo detto “bambini mi dispiace ma il picnic è finito raccogliete tutto e il resto lo mangiate a casa, seduti comodi e senza insetti vari, a giocare nel prato andrete dai nonni.
Così eravamo partiti alle 10 della mattina e alle due del pomeriggio stavamo già tornando.Quello è stato uno dei pochi pic nic ma in particolare l’ultimo.
Oggi il picnic casalingo, soprattutto per equilibrare il pranzo pasquale, è consistito in un pasto freddo tipico trentino, ho fatto il pane nero aromatizzato al finocchietto, con un pò di speck, formaggi, e pinzimonio abbiamo fatto pasquetta.
Carina la torta di mucca ma la penso esattamente come te a me piace mangiare a casa, senza insetti e sorprese varie e poi con il tuo pane nero, una delizia. Meglio a casa che….male accomodati. Baci