La ricetta l’ho presa da qui ed è perfetta per la raccolta del Salutiamoci di febbraio che la cuoca pasticciona metterà insieme nel ricettario dedicato alla famiglia delle gigliacee di cui fa parte la cipolla insieme all’erba cipollina, allo scalogno, al porro, all’aglio e al primaverile asparago.
Una famiglia potente dalle forti qualità terapeutiche: antibatteriche, depurative e diuretiche. Stimolano il sistema nervoso, purificano e umidificano le arterie, eliminano l’eccesso di acido urico.
Una vellutata preparata per la cena pensavo che non sarebbe arrivata qui dato che fare foto di sera con la luce fino ad ora era un’impresa, le foto assumevano colori giallastri e qualsiasi cosa sembrava decisamente poco appetibile quindi da tempo vi avevo rinunciato finchè grazie a Cata quella graziosa e vulcanica signora colombiana dall’accento melodioso ispanico – italico ha indetto un mini corso fotografico a cui ho partecipato.
Semplici indicazioni senza termini tecnici ma che hanno fatto largo tra la nebbia delle mie poche conoscenze e mi hanno stimolato ad esplorare le possibilità della mia macchina fotografica.
La foto seppur fatta con la luce, smanettando un po’ ha cominciato a prendere esattamente i colori veri del piatto…..il bianco è bianco e i colori sono vividi come sono dal vero. Sicuramente si può fare meglio ma almeno ho capito da dove cominciare ^___^ Grazie Cata!
Ingredienti per 4 :
2 grossi porri
1 finocchio grande con le sue barbe
30 ml. di olio evo (per essere in linea con le regole di salutiamoci l’olio sostituisce il burro)
un cucchiaino di curcuma
acqua e sale quanto basta
ricotta, pimenton
Preparazione : pulite i porri e affettateli, metterli in una casseruola con l’olio e mezzo mestolo d’acqua a stufare coperti finchè saranno ben appassiti, intanto affettare anche i finocchi e una volta che i porri sono ben appassiti, versarli insieme, aggiungere il cucchiaino di curcuma e tanta acqua quanta ne basta a coprirli più del doppio del loro volume, (se la volete molto densa allora mettetene meno).
Cuocere per circa 20 minuti e poi frullare con il frullatore a immersione. Setacciate la ricotta per renderla più soffice, fate delle quenelle da mettere al centro del piatto e condite con il pimenton, per chi volesse avere una terza consistenza più croccante aggiungere dei cubetti di pane nero tostato.
delicata e decisa grazie a questa coppia verdurosa 🙂
Proprio ieri ho raccolto 3 finocchi e stavo pensando di provare a farci qualcosa di diverso di un gratin. La tua vellutata ha un'aria molto invitante. Carina l'idea delle quenelle di ricotta.
Martissima.. sei fortissima e la tua ricetta ha una marcia in più 🙂
grazie, troppo buona lei ^_____^
un bel abbianamento porro e finocchio
sì, è stato una bella scoperta anche per me, ciauzzz
Fantastica, e poi io sono una fan del pimenton, lo uso tantissimo!
Ciao
Alessandra
pimenton for ever ^___^
adoro i porri me li sono fatti anche oggi con le cicerchie
sei una porro dipendent ^_____^
Questa ricetta é favolosa. Complimenti per il tuo blog. Baci da Barcellona. Teresa
ciao Teresa ben arrivata qui, besos ^__^
e brava Marta!Sia per la ricettina che per la foto(già le tue foto a me piacevano un sacco!)baci
grazie ♥ ♥
Favolosa Marta, lo sai che io con le vellutate ci vado a nozze!
Baci!!!!
allora te la dedico, ha anche il colore del sole.. speriamo sia un augurio perchè la primavera non si faccia aspettare ^__^
Buonissima!!!!! un bacione
ciao e bentrovata!
semplicemente deliziosa nella sua semplicità!
bacio cara
verissimo!! grazie a te -_-