Siamo già ripartiti e dal Portogallo con la carovana dell’abbecedario andiamo in un paese dell’est europeo sicuramente poco conosciuto e fuori dalle rotte turistiche di massa precisamente in Romania. La nostra guida in questo paese è Cristina che ne ha anche le origini, meglio di così non si poteva chiedere. Dalle descrizioni della sua Romania direi che una visita la meriterebbe tutta. Sembra una nazione ancora a misura d’uomo con molto verde e molti castelli tra cui il più noto relativo a Dracula e molti monasteri ortodossi da visitare, ma vi sono anche parecchie zone termali di cui approfittare. Direi quindi che può entrare a pieno titolo nella lista di luoghi da visitare.
Per partecipare alla carovana ho cercato nel web e ho trovato questa semplice ricetta con la polenta che richiama molto anche le mie origini venete …..oh, mica ci chiamano polentoni per niente ^___^
Nella traduzione il signor Google fa un po’ alla carlona e non sono riuscita a capire che tipo di formaggi esattamente vengono usati, ma per fortuna le foto riescono a dare qualche barlume e mi sembra di capire che sono formaggi morbidi e che si sciolgono, quindi io ho scelto del brie e del gruviere. Rileggendo poi più attentamente le note di Cristina proprio riguardo a questo piatto mi sembra di essermi avvicinata almeno per quanto riguarda il gruviere.
Comunque anche se di una cucina povera è un piatto semplicissimo ma molto saporito.
Ingredienti per 2 : 150/200 gr. di farina di mais per polenta, 700/800 ml. di acqua, sale q.b., due tipi di formaggio a pasta morbida e non troppo stagionati, io ho usato del brie e del gruviere.
Preparazione : preparare la polenta facendo bollire l’acqua salata versando quindi la farina gialla rigirando bene per non formare grumi. Lasciare cuocere a fuoco dolce per mezz’ora con coperchio rigirando saltuariamente e fino ad ottenere una polenta che non sia troppo fluida ma densa da ricadere dal cucchiaio lentamente.
Intanto tagliare qualche fettina di brie e a cubetti il gruviere. Una volta cotta la polenta versarne un primo strato nel contenitore che avete scelto. Nel mio caso ho usato due formine da mini plumcake, che una volta preparate e freddate prendendo forma ho trasferito in una pirofila da forno, ma nulla vieta di usare semplicemente una tortiera. Sul primo strato di polenta stendetevi sopra le fettine di brie e ricoprite con un altro strato di polenta, quindi aggiungere i cubetti di gruviera, per ultimo sparpagliate qualche ciuffo di polenta qua e là per finire. Se la volete portare in tavola di lì a poco, accendete il grill del forno e infornate per alcuni minuti fino a quando comincia a formare una crosticina, altrimenti lasciatela pure raffreddare e infornatela al momento di servire.
Anche la tappa rumena è giunta al termine e scusandomi per il ritardo ho finalmente aggiornato la pagina dell'abbecedario: http://abcincucina.blogspot.com.es/2013/03/d-come-drob.html.
Grazie per aver partecipato e ti aspetto in Francia!
Aiu'
un piatto datato ^___^ immagino che in quel periodo fosse fra i principali pasti delle famiglie rumene, ciao.
Io l'ho mangiata anni fa (c'era ancora Ceaucescu) , nei Maramures, per la verità si chiamava mamaliga cu turcitura, ma credo che sia la stessa cosa. Buona comunque! (anche perché non c'era altro)!
Ah ah nel senso che non sei una polentona ma se- famo la polenta famola ar mejo – ^_____^ comunque è vero pasta e polenta si prestano a un'infinità di abbinamenti golosi, ciao!
Ciao Martissima, anche la tua ricettina è invitante, io non sono una polentona nel senso che non sono del nord, ma ti assicuro che una polenta fumante accompagnata da un buon sugo con le spuntature di maiale, le salsicce e una nevicata di parmigiano e pecorino grattugiati va alla grande anche qui a Roma. La polenta è come la pasta, si arricchisce dei sapori del condimento e ne fa un piatto da leccarsi i baffi!!! Un abbraccio ed a presto
Resy
Io rifarei la ricetta per due motivi
primo perché sono una polentona anch'io
due perchè mi è piaciuto moltissimo la definizione di Cristina dei formaggi che fanno amicizia sotto la polenta.
Troppo bello, rende perfettamente l'idea!
Cmq, il piatto assomiglia moltissimo la Carbonera che preparano a Castelletto.
Sono stata da Bortolo sabato sera ed ho avuto l'onore di mangiare la sua versione.
2kg di polenta e 5kg di formaggio del Baldo.
Non ti dico quanto era buono.
Io che non posso mangiare il formaggio, ne ho mangiato 2 piatti enormi.
Sono stata male 3 gg dopo, ma ne valeva veramente veramente la pena!!
baciusss
brii
anche a me è piaciuta molto la descrizione di Cristina ^___^ tu sei la solita …..o niente o alè a go go….conosco uno che ti somiglia molto in quanto a tutto o niente, a dir il vero lo conosci bene anche tu ^_______^ equilibrio gente, equilibrio…….seeeeeee
Non sei l'unica in balia delle traduzioni alla carlona. Comunque, nel tuo case, mi sembra che te la sei cavata benissimo.
ehh con questa ricetta giocavo quasi in casa ^_____^
Che ricettina appetitosa!!!
facile facile e buona buona ^____^
Ciao Martina e grazie per la ricetta ! Anche io mi aggiungo alla lista dei polentoni, non potrei vivere senza la polenta ( che piace molto al mio padre, lui era il rè della polenta a casa nostra e la preparava in tanti modi secondo il nostro desiderio del momento)e le patate (qui il sceptro passava alla mia madre che poteva cucinare dal antoipasto al dolce con le patate).
Buonissima la scelta del formaggio.
In Romania si usa il formaggio "telemea sarata"(salato) che assomiglia ( però è migliore secondo me) con la feta greca. Si mette nel piatto la polenta si aggiunge del burro a pezzetini e del formaggio salato schiacciato con la forchetta, si mescola tutto o si copre con della polenta e si lascia che si sciolgono e fanno amicizia sotto la polenta calda. Si usa anche il formaggio a pasta gialla e qui la scelta della groviera è perfetta, a me piace anche con la scamorza affumicata.
ma bravi i tuoi genitori che con la loro fantasia mi par di capire hanno saputo tirar fuori piatti semplici ma golosi, benvenuta tra il club polentoni ^___^
Riguardo alla feta l'avevo notata in un post ma ho pensato che non si sarebbe sciolta e che forse era una scelta di chi la presentava, ma ora mi hai svelato che il segreto è dell'amicizia che fa sotto la polenta ^_____^, grazie mille!!!