Per noi, è ora di ripartire verso San Francisco per non arrivare troppo tardi in albergo, e il sole ci accompagna
ma per poco, si riaffaccia infatti quella nebbia che comunque ci regala un’atmosfera un po’ surreale per noi abituati alle estati mediterranee
ed ecco le prime case della città con quello strano effetto di chiaro scuro

quei poveri grattacieli, sempre con la testa tra le nuvole
diceva Mark Twain : “L’inverno più freddo che ho trascorso, è stata un’estate a San Francisco”.
Ora ho capito cosa veramente s’intendeva.

Arriviamo in albergo, dall’arredamento un po’ bizzarro, che si rifà alla cultura pop, è allegro e colorato, e ospita una galleria d’arte sul piano del mezzanino di artisti promettenti.
Tutte le sere, nella piccola hall vi è una signora che fa i tarocchi, c’è sempre qualcuno ospite e non, dell’albergo, che è curioso e si ferma.

in camera, troviamo pure la possibilità di farci un giro maculati o zebrati, dipende da quale animale ci sentiamo più attratti…non abbiamo capito bene però per chi esattamente fossero, la canotta forse per me, ma quei pantaloncini erano boxer o cosa?
l’unico più definito era l’accappatoio zebrato magari unixex quello che è certo è che la mia mezza mela si è rifiutato di indossare qualsiasi cosa e se l’avesse fatto saremo sicuramente usciti in ritardo mi sarei dovuta prima ricomporre da un attacco di ridarola acuta

Bene, all’uscita dall’albergo un bel vento ci accoglie, le orecchie tentano di nascondersi in tasca, ma non ci arrivano, speriamo che il ristorante sia nei dintorni.
Ok, arrivati, entriamo e ci fermiamo al bar a prendere un aperitivo in attesa del tavolo, essendo in otto è sempre un po’ più difficile trovare posto,
è molto carino e le luci sono la riproduzione di meduse, nell’altra sala invece, di gusci di ricci di mare e proprio qui mi pappo una zuppetta clam chowder e poi granchio

la mattina sbircio dalla piccola finestra e vedo i tetti caratteristici di China town, praticamente vi siamo accanto
dopo aver fatto colazione da starbucks, cosa facciamo secondo voi? secondo voi non lo so… ma secondo me medesima, si va subito ai grandi magazzini – Westfield San Francisco Centre – altrimenti faccio sciopero-turista,
di negozi ce ne sono a bizzeffe, andiamo da Abercrombie a prendere una spessa felpa con cappuccio, jeans, e da Geox per le scarpe chiuse, i costi sono praticamente la metà rispetto all’Italia, dove ci sono i saldi anche meglio.

qui trovo anche il libro di Nigella e finiti gli aquisti vari cerchiamo di capire da dove siamo entrati così magari riusciamo anche ad uscire

decidiamo di andare in un ristorante cinese e per arrivarci passiamo accanto al grattacielo Transamerica Pyramid, un simbolo della città. Il grattacielo è costruito a forma di piramide con base quadrata. La parte superiore è terminata da una guglia di 64.6 metri ed è alto 264 m.

La cucina del ristorante è direttamente nella sala, un “listolante” tutto al femminile, cuoche , cameriere, personale di sala a dir il vero ad un certo punto si è visto un maschietto … portava via le immondizie

Questa è la porta del dragone, da dove si entra nel quartiere cinese la vediamo così dall’ingresso del nostro albergo

L’atmosfera non poteva essere più cinese rulli di tamburi e percussioni accompagnano il drago sputafuoco che richiama l’attenzione di noi turisti

bello questo gioco di immagini, vedete bene il lampione riproposto sulla facciata della casa che ha anche le scale vere, ma il signore che le scende mica tanto 🙂 insomma un simpatico esempio di trompe l’oeil, l’arte che inganna l’occhio

c’è un vero via vai frenetico, e una miriade di negozi, bazar, ristorantini

bei barattolini di the che io comprerei più che altro per loro

e se volete saperne di più, basta sedersi in questa sala degustazioni the e con calma assaporare

e qui si vendono articoli di cucina wok con coperchio, e sullo sfondo formine e stampini di legno

ma cosa si comprano i cinesi per mangiare, per cominciare funghi secchi … bè magari un risottino, potrebbe starci

questi, invece, dopo averli guardati e riguardati, quando ho cominciato a capire cosa potevano essere, ricordandomi di averlo letto nel libro di Anthony Bourdain nel suo viaggio in Cina, probabilmente ho fatto una faccina un po’ disgustata
il titolare mi lancia un’occhiata non molto benevola, come per dire … ma che mi ci guardi? insomma per arrivare al dunque, questi dovrebbero essere embrioni di anatre

ma se preferite qualcosa di più delicato meglio qualche pinna di pescecane

chi invece ha voglia di sgranocchiare qualcosa per passare il tempo cosa c’è di meglio di queste chips- vermicciatoli croccantosi non ingrassano e potrebbero servire anche come segnalibro

ma per un pranzo sostanzioso, ecco qua un bel pezzo di anatra laccattissima,in un primo momento dalla vetrina le ho scambiate per finte, solo da mostrare invece sono proprio commestibili
insomma non scartano proprio niente, sembra che qualsiasi cosa possa essere cucinata

anche l’omino tenta di prendersi qualche cent, sarà un po’ dura

poi passiamo in questo vicolo dove scopriamo questo locale storico Vesuvio legato alla generazione beat, e vicino vi è la libreria City light bookstore, famosa per essere frequentata da scrittori, poeti e artisti o comunque famosi.

Sull’antistante marciapiede vi sono inserite lastre di cemento con frasi-aforismi alla baci perugina.


qualche giostra per bambini

e miriadi di dolciumi

fuga da Alcatraz, lo ricordate? credo non fosse facile fuggire da lì … o ti beccavano appena mettevi piedino nell’acqua o crepavi assiderato subito dopo

qui accanto vi sono tutte queste piattaforme, che tempo fa era il piccolo porticciolo
ora è diventato il loro spazio e ve ne accorgete ancora prima di vedere i leoni marini basta seguire l’olezzo e ci arrivate dritti inoltre sono anche molto ciarlieri o che fossero delle ciarliere? perchè allora si spiegherebbe tutto quella voglia di comunicare, certo è che fra l’odore e il casino che combinano, fatte le foto, ve ne andate volentieri.

nonostante ciò, c’è chi se ne frega altamente, e una bella dormitina non gliela toglie nessuno, ancora un po’ e dorme a penzoloni … a vederli qui nelle foto però fanno tenerezza
Alla sera, dopo il pranzo cinese scegliamo di mangiare all’americana e in hotel ci indicano una bella steak-house dove vanno i locali, qui invece che il menù ti portano su un vassoio i vari tagli di carne tra cui scegliere, dandoti tutte le spiegazioni del caso, si è mangiato davvero bene, peccato l’aria condizionata, speravo di stare al caldoooo ci stava giusto bene un bicchiere di vino in più

I mezzi di trasporto a San Francisco sono vari, taxi di diversi colori

e con sponsor tridimensionali

e lo storico cable-car che ti porta sulle pendenze stradali che fanno impressione, regalando però delle viste magnifiche

ma se volete farvi un giro per la città e poi un giro nella baia, intendo nell’acqua, direttamente con lo stesso mezzo…eccovi accontentati via con la boat-car

se invece siete nostalgici vi attende un bel tram milanese.

per un bel giro d’insieme, talmente bello che vi ghiaccerà lo sguardo e non solo, salite sul bus panoramico, munitevi di berretta e plaid 🙂 con lui potrete arrivare anche al mitico …

GOLDEN GATE è veramente imponente e bellissimo passarci al suo interno

sempre trafficato, è praticamente parte integrante della lunga Highway n.101 che si snoda lungo tutta la California.
e collega la città con il paese più a nord



con il medesimo bus- panoramic, abbiamo visto belle case dallo stile vittoriano e altre più colorate

con il cable car è bello visitare la città perchè si notano scorci dove l’autobus probabilmente non arriva, per via delle pendenze stradali



le strade di San Francisco sono un vero spettacolo, e vederle anche più volte è sempre sorprendente nel loro sali e scendi, talvolta con pendenze da brivido

c’è anche la biblioteca cinese

per arrivare a panorami da vera cartolina

arriviamo al quartiere Russian Hill dove si trova Lombart street, la strada famosa per i suoi 8 tornanti, servono a rallentarne la discesa, che in questo punto è elevata, proprio per questa caratteristica è diventata la strada più tortuosa del mondo.

il tratto è lungo 400 m. su una pavimentazione di mattoni rossi, ed è riservato solo per il transito delle vetture in discesa. Il limite di velocità consentito in questo tratto è di 8 Km.

al Ferry building ora vi si trova il mercato stabile di alimentari e due giorni la settimana anche il farmers market, ma è stato il primo porto della città, negli anni ’50 con l’incremento del traffico marittimo e di macchine venne usato sempre meno (e qui mi sono comprata le mie formine)

vendono della buonissima cioccolata, che guarda caso si chiama Recchiuti.

e funghi, pioppini, porcini e molto altro

pane ma anche formaggi e vini italiani, le merci sono suddivise in tanti negozi separati, non in stile supermercato


attraversando la piazza ci si avvia alla market street, la via dei negozi, degli uffici e dei grattacieli

questi sono i flat iron, i grattacieli “ferro da stiro”

nel nostro giro con il cable car abbiamo notato anche questo paggetto – portinaio, che desta la curiosità oltre che nostra, anche delle signorine

chi si dà da fare con le scarpe altrui, con tanto di sottofondo sonoro.

la piazza più centrale della città è Union Square,
e uno degli edifici della piazza è Tiffany, proprio quello al centro della foto,

ma di fronte, vi sono i magazzini Macy’s, che si prestano bene a intrattenerti nel tempo libero all’ultimo piano abbiamo appuntamento in un posto che già il nome fa entusiasmare

la Cheese Factory,

il regno della cheese cake

qui comunque c’è anche ristorante,

purtroppo è arrivato, il momento di levare le ancore, ma soprattutto le valigie ehh già le valigie, il nostro problemino.
Ci serviranno tre taxi due per noi e uno per loro … mumble … forse è meglio un pulmino, anzi no è meglio un traporto che faccia per tre.
il povero facchino ci guarda sconsolato vedendo dietro di noi in fila e con il resto di valige e bagagli a mano, ha un dubbio … e si assicura che siano proprio tutte nostre 🙂

ci spostiamo nell’albergo vicino all’aeroporto e lì chiudiamo le valigie per l’ultima volta.

e la mattina presto facciamo la coda anche per partire

e dato che il fuso pian piano torna indietro invece che farsi giorno si fa notte, schhhhhhhhhhh si abbasssano le luci e, chi ci riesce dorme, io un po’ mi appisolo e poi faccio parole crociate

ma fiiiiinalmenteeeee è l’albaaaaa
quindi siamo in Europa e fra poche ore in Italia al caldo!!!
In questo viaggio abbiamo mangiato, cinese, thai, mex, giapponese, americano raffinato, americano fast food, e anche italiano, e l’ordine di mia preferenza escludendo l’italiano che sarebbe scontato, è questo: americano raffinato, giapponese, messicano, thai, cinese, fast food.
Lo sperimentare delle varie cucine comunque è sempre una bella scoperta che ti fa conoscere anche in piccola parte qualcosa di un popolo, quindi provare sempre sperando di capire in anticipo quel che ti mangerai 🙂
27 note musicali:
Saretta ha detto…
Estasiata dal reportage!Complimenti e fortunata tu!
Bacionie b uon we
saretta 🙂
03 ottobre 2008 11:22
Lo ha detto…
wow…..che carrellata….allora…che schifo il muro dei chewingum e pure le anatra e i vermiciattoli cinesi….mi ispiranvano i wok invece e volgio vivere nel regno delle cheese, magari dormendo nell’albergo pop…che a me piace tanto il trash!!! stupendo reportage! un bacione
03 ottobre 2008 11:48
Michelangelo ha detto…
Che mega reportage! praticamente è come se ci fossi stato anch’io con voi…
che enigmatici questi USA
Michelangelo
03 ottobre 2008 15:16
twostella il giardino dei ciliegi ha detto…
Che meraviglia di viaggio io mi sono persa nella vetrina dei dolci per la colazione (e i miei cani mi segnalano la vetrina dei biscotti a loro dedicati …) Buon WE!
03 ottobre 2008 23:08
unika ha detto…
con il tuo reportage hai fatto viaggiare un pò anche noi:-)
Annamaria
ps. le due ore del gattò ci vogliono tutte…a volte se lo faccio ancora più alto ci vuole anche più tempo….bisogna aspettare che il gattò si gonfi w si stacca dalle pareti della teglia…solo allora è fatto:-)
04 ottobre 2008 08:57
Imma ha detto…
Eccomi qua! Che bel reportage. Certo questo viaggio e’ stato una lunga “sfacchinata” tra un posto e un altro carichi – o forse dovrei dire stracarichi – di valige, ma quanti bei ricordi!
Lo sai che abbiamo scattato quasi le stesse foto su SF- anche l’angolazione in alcui casi?!? Amazing!!!
E sono anche riuscita a leggermi finalemnte tutti gli altri tuoi post che mi ero persa finora! ricette verasmnte golose (la pasta ripiena mi ha colpita e il filetto alle prugne… sto salivando!!) Baci
04 ottobre 2008 14:57
sciopina ha detto…
Wow ma quante ore hai impiegato per fare questo post?? E’ ricchissimo, pieno di dettagli. Hai saputo cogliere cosi’ tanti aspetti! A san Francisco non ci son mai stata ma credo che mi piacerebbe..
Il cheesecakefactory lo conosco. Ricordo che son riuscita a mandare giu’ una sola cucchiaiata, mi sembrava di masticare cemento armato ah ahahahahhahaha.
a presto
04 ottobre 2008 14:07
Mestolo e Paiolo ha detto…
Bellissimo racconto e foto favolose! Per quanto riguarda le anatre laccate,…passo la mano.
Buon fine settimana,
Stefano
04 ottobre 2008 18:57
Fiammetta ha detto…
Sei incredibile, Astro !!!
di più : stra brava per il tuo impegno
P.s.: tu ed io siamo due estremiste
eh eh eh
04 ottobre 2008 18:47
Arietta ha detto…
fantastico! che bello viaggiare un pochino con te…in un posto a me completamente sconosciuto! che buffa la vetrina di biscotti per cani…le anatre appese mi han fatto un po’ pena poverine 😛
le foto sono veramente belle, e complimenti a te per la pazienza di postarle in una carrellata cosi lunga e dettagliata 🙂 un bacione
05 ottobre 2008 08:45
Mirtilla ha detto…
che dolci fantastici!!!io ne avrei assaggiato uno di ogni tipo almeno!!
appoggio appieno la cucina messicana!!!
05 ottobre 2008 09:57
dario ha detto…
che belle foto e che bel racconto!!!
anche io mi sono trovato un po’ a viaggiare con voi!!!!
ciaoooo e buona serataaaa!
05 ottobre 2008 18:45
Fra ha detto…
Big Sur e San Francisco sono posti spettacolari…questo tuo reportage mi ha fatto venire voglia di ritornarci!
Grazie per i bei ricordi che hai risvegliato
Un bacio
05 ottobre 2008 22:45
Carmen ha detto…
sono rimasta letteralmente affascinata, col muso attaccato al monitor, troppo divertente la pasticceria per cani, adoro china town, mettendo da parte quelle loro leccornie aaaaaaah!
posti stupendi, spero prima o poi andando a far visita la mia amica caffeinefor2, di vedere finalmente gli states, grazie per le foto
06 ottobre 2008 08:45
NIGHTFAIRY ha detto…
Che splendore..sono sempre più invidiosa!L’America mi sembra così graaande..Buon inizio settimana!
06 ottobre 2008 09:45
Lory ha detto…
Il muro è orripilante ;-))
Il resto,che nostalgia ;-( ogni volta che torno in America nn vorrei più rientrare,o meglio dai,diciamo che mi vorrei fermare molto di più,in fondo l’Italia è sempre l’Italia,un pò di patriottismo va!!!
Bellissimo reportage!
06 ottobre 2008 11:45
Camomilla ha detto…
Vedo che non ti sei fatta mancare niente in questo viaggio… complimenti per il reportage è chiarissimo e ben fotografato!
Un bacione, buon lunedì mattina!!!
06 ottobre 2008 13:45
Claud ha detto…
Ragassuola, ma quanto siete stati via, che non ricordo?!
(il cinese che hai scartato io lo avrei fatto fuori in tre secondi: de gustibus, eh?!)
07 ottobre 2008 08:45
L’Antro dell’Alchimista ha detto…
Senza parole dal reportage! Ho letto talmente tanto immersa nelle tue righe e rapita dalle tue foto che mi sembrava di vivere tutte quelle emozioni! Buona serata Laura
07 ottobre 2008 08:45
giucat ha detto…
Bello, bello, bello! Una vera guida di viaggio! A quando un reportage di un viaggio a portata di macchina per chi come me ha una gran fifa di volare? :(( Grazie ancora! Cat
07 ottobre 2008 09:45
Dolce e Salata ha detto…
Ciao!Complimenti per il tuo blig e per il reportage!bellissimo….tornerò di sicuro a trovarti…allora aspetto la tua ricetta!
Ti aggiungo ai miei preferiti!
Kiss
Laura
07 ottobre 2008 13:45
camalyca-la mucca pazza ha detto…
Spettacolare! Sono senza parole! Mi riservo giusto di concordare sulla parete di gomme da masticare, in altre parole bleaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
08 ottobre 2008 09:45
Ciboulette ha detto…
Embrioni di anatraaaaaa??? Ossignur :-0
Un viaggio bellissimo, e tu l’hai vissuto davvero appieno….. ok va proprio vista questa East Coast( am il muro di comme me lo risparmio :)))
Baci!!!
09 ottobre 2008 10:45
astrofiammante ha detto…
Saretta : ciao e grazie per i complimenti
Lo: ma dai un vermetto, su prova…
potrebbe essere una sorpresa :-))
Michelangelo : vedi un po’ ci sei stato e hai risparmiato il viaggio :-))
twostella : dolcetti per tutti… c’è da scegliere.
unika : grazieeee per le dritte….
deve essere un vera leccornia…..
ma lo voglio provare, ho copiato..
imma :ben ritrovata, bello sapere che ci hanno colpito le stesse cose, SF è una bellissima città…
peccato le temperature…dopo qualche giorno però ci si adegua e ti senti quasi in una città europea…. baci
sciopina :son contenta che ti sia piaciuto, leggermi…l’ho fatto un po’ ogni tanto,e a dir il vero un po’ egoisticamente prima per me stessa, mi piace poi andare a rileggere……
cheesecakefactory, quelle che abbiamo preso lì, ci sono piaciute molto….invece al Morton’s era un po’ così come l’hai descritta tu.
Stefano :non ti ispirano proprio?
Fiammetta : ci facciamo una bella compagnia allora :-)))
Arietta : ti ho portata un po’ a spasso con me..grazie della compagnia :-)) bacio.
Mirtilla :ehi golosona… sei una afecionados del mexicooo
Dario :tutti in gita allora….
Fra : da ritornarci….io le valigie le farei anche subito…
Carmen : ahhh ecco cos’era quella cipollina che spuntava sul monitor..il tuo naso :-)) vai vai che Imma sarà sicuramente una bella guida, ciaoooo!
NIGHTFAIRY : ti sembra perchè lo è….un giorno riuscirai ad andarci…io te lo auguro, baciii
Lory :sono d’accordo, rimanerci un bel po’, poi si torna in Italia volentieri…ma ci si rende conto anche di come ci muoviamo lentamente nel progresso…siamo quasi fermi :-(((
Camomilla : abbiamo accantonato dei bei ricordi….ciao.
Claud : acc…a me sembrava silicone…poi pensavo fosse un piatto tiepido….era freddooo
Laura : bene, son contenta ti abbia interessato, a presto.
giucat : alla prossima allora, ti racconto di una zona europea, via auto…
Dolce : spero di arrivare in tempo,
grazie di essere passata, ciaoo!
camalyca : ma daaai il muro di gomme è originale…….
Ciboulette :sì, una visitina direi che vale la pena di farla :-)))
ti darò l’indirizzo del muro…così lo eviti :-))) ciaooo!
10 ottobre 2008 10:45
FairySkull ha detto…
Ma quante belle foto, anche io adoro esperimentare tutte le cucine del mondo !! Ciao Lisa
11 ottobre 2008 13:15
chemcookit ha detto…
Bel post, molto interessante, e sicuramente cattura moltissimi degli aspetti della cultura americana che uno non immagina se non viene a visitarla. 🙂
22 ottobre 2008 08:45
babi ha detto…
un reportage FANTASTICO!!! mi fa venire una voglia matta di andare a San Francisco!!!
28 ottobre 2008 08:55






