Da Manhattan prendiamo la metropolitana e ci avviamo a Coney island, praticamente la spiaggia di Brooklyn …
Coney island è famosa oltre che per la sua spiaggia anche per il luna park, il primo al mondo nel 1903 e chiamato appunto Luna, circa una ventina delle giostre che hanno rinnovato il parco e che è stato di nuovo aperto al pubblico nella primavera 2010, sono opera di una ditta italiana di vicenza
l’ottovolante detto ciclone credo una delle giostre più antiche costruita tutta in legno
e la ruota wonder wheel inaugurata nel 1920 svettano su tutte le altre attrazioni
e all’orario di apertura cominciano ad arrivare pullman che accompagnano gruppi di ragazzini che probabilmente frequentano gruppi estivi ricreativi
loro, che dal copricapo che indossano sono bambini ebrei osservano le giostre con grandi occhioni curiosi.
nello spazio antistante al luna park si snoda una lunga passeggiata
praticamente tutta in legno costeggiata da tutta una serie di chioschi sul lato interno
e dalla spiaggia sul lato esterno, una spiaggia che si comincia animare solo in tarda mattinata
ma qui a Coney Island oltre che trovare il più vecchio luna park da cui poi hanno preso il nome tutti gli altri, vi è anche Nathan
il fondatore di uno dei simboli mangerecci americani, l’hot dog.
In realtà l’hot dog era già stato inventato nel 1870, ma Nathan che era un immigrato polacco, una volta arrivato a Coney Island si mise a vendere in un piccolo chiosco i suoi hot dog fatti sulla base della ricetta sviluppata dalla moglie.
Furono molto apprezzati dagli avventori e divennero rinomati tanto che fra i suoi illustri clienti ci furono Al Capone, Cary Grant e altri personaggi passati alla storia.
Il 4 di luglio si tiene una sfida a cui si arriva dopo varie selezioni eseguite durante l’anno, a chi mangia più hot dogs in 10 minuti e il signor J. Chestnut ne ha mangiati ben 68 mentre la signora S. Thomas 41.. a me solo a pensarci viene già mal di pancia
pur non essendo una grande estimatrice di wurstel e buns, i classici panini gommapiuma che li contengono, non potevo esimermi, anche perchè mangiare è il modo più immediato per viaggiare e conoscere, qui il pranzo tipico di quel giorno fu appunto, patatine e hot dogs.
e adesso partiamo per una passeggiata speciale, infatti su di un muro lungo la spiaggia si trovano dei murales con note storiche o curiose
qui un omaggio alla barriera corallina, l’ elemento naturale più grande della terra, quasi 1500 miglia di lunghezza visibile dallo spazio
nel 1890 viene costruito il faro di Coney Island che credo sia ancora in funzione.
lì a destra si ricorda che Charles Feltman inventò nel 1870 hot dog, mentre una nota sull’equilibrio ecologico fa notare che più di 350 milioni di persone in tutto il mondo dipendono dalla barriera corallina
qui si legge che a New York si parlano più di 200 lingue e questo la rende la città più varia del mondo
e questo è lo skyline che assume coney island grazie al Ciclone che nel 1927 fa il suo primo giro
mentre George Tilyou, un famoso showman locale vi annuncia che se Parigi è la Francia, Coney island, tra giugno e settembre è il mondo.
le barriere coralline diventano le abitazioni per più del 25% di tutte le creature marine
tutti gli abitanti di Coney Island hanno sabbia nelle loro scarpe e una volta entrata non se ne va più.
nel 1878 una torre di ferro alta 300 piedi è stata spostata da Philadelphia a Coney Island ……..al suo interno vi era un ascensore per portare i turisti a godersi il panorama
nel 1884 apre l’hotel the elephant che poi nel tempo trasformandosi in un bordello venne chiuso
più del 10% delle barriere coralline sono state distrutte negli ultimi 4 anni.
nel 1920 inizia le sue corse la ruota wonder wheel alta 150 piedi.
proprio qui sulla lunga spiaggia si trova l’acquarium, fondato nel 1898 a Battery park e poi spostato qui vi sono ricreati ambienti marini di cui le barriere coralline che spesso sono nominate in questi murales e contiene circa 8000 animali di circa 350 specie marine
alla fine dei murales vi è un ringraziamento speciale ai più di 100 volontari di tutta New York che hanno contribuito a pianificare e dipingere questi murales
entriamo in un chiosco con un lungo bancone proprio come quelli che si vedono in certi film americani, per bere una birra fresca e guardandomi in giro.
ti vedo un juke box, proprio come quelli che avevamo qui negli anni ’70 con la fessura per la monetina e le canzoni che scorrono per la scelta
ci dirigiamo poi alla passeggiata lungo l’East River corredata di piante, aiuole e panchine sul lato interno, si snoda giusto dirimpetto a Manhattan
di cui ne vediamo così il profilo, un profilo che capita di vedere in alcune scene di film come ad esempio Io e Annie o Manhattan di W. Allen, camminando però, è sempre meglio guardare in ogni lato e a terra
così vi accorgerete che sul marciapiede ad un certo punto troverete delle formelle di metallo incassate nel pavimento che vi mostrano l’evoluzione del profilo di Manhattan, qui nel 1776
nel 1880
nel 1935.
nel 2001
proseguendo nella passeggiata ci si avvicina al ponte di Brooklyn.
ci si arriva praticamente sotto.
passare sotto le arcate

e arrivare sull’altro lato, a due passi dalla city hall di New York, e da qui salutiamo Brooklyn 🙂
vi lascio qualche indirizzo dove mangiare New York :
Cafèmogador cucina marocchina e mediorientale
Eatitaly quando la nostalgia dei sapori di casa vi prende, specie se piove a dirotto
GramercyTavern cucina americana e internazionale
Nathan’s Hot dogs e patatine e Hamburger










































