Un buonssimo pane con una crosticina super croccante e una mollica che fa invidia ad una spugna con il semplicissimo metodo che é chiamato no-knead bread fatto conoscere da Jim Lahey proprietario della Sullivan St Bakery a NY dove ho avuto occasione di testare … anzi meglio dire di degustare i suoi prodotti prendendo pezzo di pizza e focaccia per fare uno spuntino nel mentre del girovagare in quel di New York qualche anno fa.
Preparazione :
1 – Sciogliere il lievito con un po’ di acqua tiepida e il miele sbattendolo con una frusta a mano o elettrica tanto da formare una schiumetta. Tagliuzzare gli aghi di rosmarino e unirli alle farine setacciate e unite tra loro.
2 – Versare nel lievito le farine e il resto dell’acqua rigirando con una spatola o cucchiaio, quando si comincerá a compattare unire anche il sale e dare un’ultima girata.
Avrete ottenuto un impasto molliccio e grossolano, copritelo con un foglio di pellicola e uno strofinaccio. Lasciatelo cosi per circa 10 / 13 ore a temperatura ambiente.
3 – La mattina spolverare il piano di lavoro con della semola aiutandovi con un leccapentola rovesciate l’impasto e allargatelo prendendolo da sotto dove sará giá infarinato, con l’aiuto di una spatola piegate da destra
verso il centro e poi prendete da sinistra e piegatelo sopra alla piega di destra, girate in verticale e rifate lo stesso procedimento dopo averlo di nuovo allungato.
4 – Ora appiattite un po’ per dare una forma quadrata e portate i 4 angoli al centro dopodiché giratelo sottosopra e dategli una forma arrotondata. (i passaggi delle pieghe li potete vedere nel post linkato)
5 -Posatelo in una ciotola foderata da carta forno spolverata di farina e lasciate a lievitate altre 3 – 4 ore.
6 – Accendete quindi il forno alla massima temperatura e preriscaldate la pentola vuota che avete scelto, che puó essere in terracotta come quella che ho usato io, ma anche in pirex, acciaio, ghisa e pure il coperchio. Una volta raggiunta la temperatura lasciate ancora un quarto d’ora a scaldare, poi con un guanto da forno prendete la pentola e versatevi l’impasto sistemandolo un po’ eventualmente con il cucchaio di silicone.
7 – Aggiungete anche un’altra pentolina con circa 300/400 ml. di acqua sul fondo del forno che con il suo vapore aiuterá al formarsi della crosta. Infornate per 30 minuti a 230 gradi, poi abbassate a 200 per altri 10 minuti, sfornate e togliete il pane facendo un po’ leva per staccarlo e infornatelo altri 10 minuti sulla griglia.
Nota : La variabile del tempo di lievitazione é data dalla temperatura, l’ideale sarebbe 25 gradi ma in casa avevo 22 gradi l’ho impastato alle 18.30 e messo da parte coperto, l’ho ripreso la mattina successiva, se fosse stato estate con qualche grado in piú l’avrei messo tutta la notte in frigorifero e poi tolto la mattina e lasciato a temperatura ambiente 2 / 3 ore prima di passare alle pieghe.
questo lievitato partecipa alla raccolta di
Novembre 2014 di Panissimo, raccolta
mensile ideata da me e da Barbara,Bread &
Companatico e questo mese ospitata da Sandra
di Io sono Sandra .
Mamma che crosta.
Come mi manca il pane vero…
non ti resta che fartelo, raccoglie perfettamente sughetto di …. spezzatino di canguro? ^__^
Marta questo pane è fantastico, ne mangerei al volo un pezzo, peccato non abbia lievito madre ( non sono stata fortunata con quello che mi regalarono anni fa e da allora ho rinunciato) altrimenti lo farei subito subitissimo. 😉
credo che anche il lievito di birra dia dei buoni risultati, prova comunque ^_^
Marta questo pane è meraviglioso, anche io ho fatto diverse volte questa ricetta, sia con lievito madre che con quello di birra, ma il tuo è venuto molto bene, mi piace, proverò a rifarlo, è molto alveolato e leggero…brava
grazie mille Tamara ^_^
Ottima la scelta delle farine miste, io lo faccio sempre….e mi incuriosisce e non poco il metodo di cottura….dovrò procurarmi una pentola adatta….e provare anche io!
é un metodo da degli ottimi risultati ^_^
Che gola che mi fa questo pane..ha un aspetto divino e deve essere leggerissimo 🙂
Complimenti!
grazie, ha un buon profumo anche da freddo, cosa che in quello comprato raramente si odora.