Wall street and ground zero
Siamo in zona Wall street and ground zero mi pare di aver letto che l’11 settembre prossimo verranno inaugurati i giardini attorno alle vasche fontana costruiti al posto delle torri gemelle che vedete in questo plastico all’interno del memorial e nel sito
all’interno del memorial filmati e documenti fotografici raccontano l’accaduto
Il memorial è situato accanto alla cappella di Saint Paul che essendo a pochissima distanza dal luogo del disastro, in quei giorni era diventata il luogo dove i volontari servivano pasti ai vigili lì impegnati a lavorare, offrendo aiuto di qualsiasi tipo a chiunque lo chiedesse
lungo il perimetro delle pareti si vedono le panche dove i vigili del fuoco trovavano un posto per riposarsi qualche momento, nella chiesa sono state lasciate le panche così come sono rimaste da allora in memoria di tutti i vigili che si sono adoperati in quei giorni, inoltre vi sono molte immagini e distintivi di chi ha perso la vita.
è stato lasciato anche un letto di quelli usati per un breve riposo tra un turno e l’altro durante i soccorsi
oggi è un continuo pellegrinaggio di chiunque si trovi a passare da queste parti volutamente o per caso
ma lasciamo World Trade Center per dirigerci nel Financial district di Wall Street che immaginavo una grande piazza … non so perchè, in realtà è una piccola piazza dove su di un lato vi è appunto la Borsa e sul lato ad angolo
la Feder Hall, il museo dedicato a G. Washington
in fondo alla via che passa davanti a Wall street si nota la Trinity church, il suo campanile di 85 m. nel 1846 era l’edificio più alto di New York
e ora tocca a lui … esattamente a Charging bull
il toro di lucido bronzo pronto a caricare, che lo scultore Arturo Modica italo-americano ha donato alla città dopo il crollo della borsa del 1987 e che rappresenta la forza la potenza e la speranza del popolo americano, ma la fortuna vuole che non ve ne andiate senza aver prima toccato anche lì sotto 🙂
e da qui, altri 4 passi e arriviamo al termine di Manhattan ed esattamente allo Staten Island Ferry, un traghetto che è pure gratis e collega Manhattan con State island
parte abbastanza spesso e passa giusto davanti alla statua della libertà così da vederla lentamente scorrere davanti a voi, non farete altro che salirvi sopra e una volta arrivati sull’isolotto scendere per risalire sul lato accanto e tornare vedendo di nuovo la statua.
ora se siete decisi ad andare a trovare di persona la signora con la fiaccola su come raggiungerla andate qui,
ma forse siete un po’ masochisti, dato che bisogna mettere in conto i tempi d’attesa che non sono una bazzecola, entrano solo 30 persone in un’ora e non più di dieci sono ammesse all’ingresso alla testa e alla corona, senza contare i controlli di sicurezza che sono più di uno
e comunque le visite vanno prenotate per tempo, da novembre comunque, la statua sarà chiusa per manutenzione. Io sono allergica a tutti questi ostacoli e ho optato per un giro sul traghetto di cui sopra.
Bene dopo aver percorso Midtown e tutto il lato ovest è finita Manhattan ora non ci resta che tornare più su e passeggiare per il lato est ma se vi interessa per questo ci rivediamo nel prossimo post.