Quanzhou è una cittadina che si affaccia sul mare e partendo da Xiamen facciamo un’escursione per visitarla
Da qui partivano le navi con le produzioni di seta, è infatti un antico passaggio della via della seta, ma partivano anche sconosciuti prodotti come le spezie.
Ed è proprio da Quanzhou che Marco Polo nel 1292 partì per far ritorno a Venezia dopo i suoi 30 anni di viaggi nell’Asia, allora la città si chiamava Zayton e la si ritrova nominata anche nel libro del “Milione.”
Più discreta come città rispetto a Xiamen e più piccola ha comunque di che mostrare e poi è proprio qui che ho trovato il mercatino delle pulci cinese delle mie compere.

In queste bancarelle ho trovato sia l’orologio a palla che una delle scatole rosse

e qui il piatto per il quale la signora si è meravigliata, o compatito 😉 alla nostra richiesta del piatto

una coppia di amiche scorrazza in triciclo


fra le attrazioni principali in Cina, come avrete capito già dagli altri post, i templi corrispondono alle nostre cattedrali o chiese importanti sia per l’aspetto religioso che architettonico e quindi anche qui c’è da vedere il tempio Kaiyuan che a differenza dei precedenti vi accoglierà con due soli personaggi di guardiani celesti

l’ingresso è come sempre con al centro gli incensori che emanano il loro profumo

ma la caratteristica di questo tempio sono le due bellissime pagode che si trovano una all’opposto dell’altra a est e a ovest

immerse nel verde, alte 5 piani, di pietra riccamente scolpita sono davvero molto belle


le mura che suddividono gli spazi all’interno del complesso sono a loro volta decorati con bassorilievi colorati



come anche le volte dei porticati che conducono alle varie sale con finestre vedo non vedo che hanno sempre un loro fascino

qui assistiamo alla bruciatura dei soldi offerti per i propri defunti in modo che anche nell’aldilà possano comprarsi ciò di cui abbisognano, per evitare che gli spiriti possano arrabbiarsi e tornare a fare dispetti … i soldi sono riproduzioni che comunque devono essere acquistate



le decorazioni oltre che sulle pareti e i soffitti le si trovano sui tetti, piccole riproduzioni di pagode, di draghi

e di guardiani seduti

la cima della pagoda che spunta dal verde

e tra il vedo e non vedo degli alberi fioriti ma sprovvisti di foglie

all’interno troviamo alcuni Buddha lontani dall’immagine più comune del classico Buddha seduto e pacioccone, qui seppur in carne per la prima volta lo vedo all’impiedi.

quest’altro Buddha torna ad essere seduto, ma probabilmente in un periodo di sciopero della fame


altri particolari decorazioni

che si trovano sul tetto di quest’altra sala

arrivano anche le scolaresche a visitare il sito … e con loro lì vicino le pagode sembrano ancora più grandi

ce ne andiamo dal tempio di Quanzhou e andiamo a visitare una delle scuole più antiche di confucianesimo, sui lati … ma ci risentiamo nel prossimo post






