Eccoci a Guillin, arriviamo all’ennesimo albergo per ora di cena, e una volta arrivati in camera notiamo che almeno per quel che riguarda l’arredamento si assomigliano tutti …
poi indagando scopriamo che gli alberghi sono tutti o quasi statali, il turismo è ancora gestito dall’agenzia viaggi dello stato per cui anche le guide che ci accompagnano sono statali
Per quel che ne possiamo dire sono ben preparate culturalmente e sanno come risolvere ogni imprevisto, come ad esempio il rientro in Italia improvviso capitato ad una coppia del nostro gruppo.
Ci hanno fornito indicazioni sempre precise in modo che a nessuno potessero capitare spiacevoli inconvenienti … del tipo ” tenete sempre la ricevuta dei taxi, in modo che se dimenticate qualcosa sopra, possiamo rintracciarlo facilmente “…
oppure ” non comprate dagli ambulanti che vi offrono prezzi stracciati, perchè loro non guadagneranno per la vendita, ma per il fatto che faranno in modo di spacciarvi denaro falso” questo specialmente in alcuni siti….. o ancora ” per chi ha bisogno di pipì stop, qui siamo nel posto giusto (la hall di un hotel)”
diciamo che cercheranno sempre di andare incontro alle richieste che vengono fatte dai turisti, e comunque daranno un’alternativa, ma spesso vi anticiperanno
A voler trovare un difetto a questo viaggio, diciamo che, abituati di solito a gestirci personalmente i tempi delle visite, qui ci siamo sentiti un po’ imbrigliati e il tempo per girovagare da soli, è stato molto risicato…
vuoi per il programma di visite stabilito sia dal tour che da noi quando l’abbiamo lasciato, ma d’altra parte valeva la pena vedere il più possibile e probabilmente da soli avremo visto la metà di quello che abbiamo visitato, vista la difficoltà di comunicazione che c’è.
Ma passiamo a Guillin, che vanta solo un milione scarso di abitanti, quindi per i cinesi è un paesotto… qui ci si viene in primis per visitare i paesaggi fluviali e le zone ancora rurali, la nostra guida questa volta si chiama Pietro….in realtà dato che i nomi cinesi non sempre si possono tradurre, le guide si danno un nome italiano a piacere.
La prima visita, sarà una mini crociera sul fiume Li, un viaggio di circa 4 ore su un barcone che ci porterà ad ammirare la natura e la vita che si svolge attorno al fiume. Alla stessa ora parte più di un barcone, facciamo così una fila indiana di circa 5 barconi con il cielo leggermente nuvoloso
il corso del fiume viene così descritto da un famoso poeta cinese “Il fiume forma una cintura di mussolina verde, le montagne sono come forcelle per capelli di giada blu” una descrizione che rende bene l’idea…..le foto invece neanche la metà, vi garantisco che ci sono davvero dei paesaggi da fiaba…

le montagne in realtà sono dei pinnacoli dalle forme tondeggianti



C’è tanto verde sia sulle sponde che sulle colline carsiche





ma sulle acque si incrociano anche dei pescatori speciali, che praticano ancora la tradizionale pesca col cormorano: con il collo stretto da un anello l’uccello rigurgita a bordo il pesce pescato e ancora vivo, ma che non riesce a inghiottire…
e per arrotondare qualche yuan, il povero vecchietto offre foto con il cormorano…
anche i ragazzi si divertono a pescare…
alcune rive si trasformano in piccole spiagge, ma meglio non mettersi in costume, il sole quando c’è picchia troppo…
e il mio sesto senso ha avuto ragione, era meglio mangiare banane visto quel che ci veniva offerto per digestivo … grappa di serpente, chissà che c’era nel buffet a disposizione …
finisce la piccola crociera, scendiamo dal barcone e arriviamo ad un villaggio rurale che a forza di vedere turisti ha trasformato il suo centro in negozi di souvenir, poco più in là…
ci aspettano queste piccole macchinine semiaperte per portarci a vedere un villaggio e le coltivazioni di riso
la nostra autista era una signora con delle sopramaniche che coprivano anche le mani … organizzata di aria ventilata e bibite a temperatura ambiente
e già si vedono le prime risaie,di ogni sfumatura di verde a seconda della maturazione…
case sparse di contadini.
e covoni di riso già raccolto, di raccolti se ne fanno due a stagione.
questo è stato piantato da poco.
incontriamo un trattore, che da noi sarebbe già in un museo di veicoli, qui invece oltre ad essere un trattore è anche un mezzo, forse l’unico a motore, di trasporto per tutta la famiglia …

Ci fermiamo in una casa rurale e come si vede chiaramente da questa foto chi lavora in campagna al 90% sono le femmine, i maschi commercializzano o studiano, le ragazzine finiscono presto di andare a scuola, e aiuteranno nel lavoro dei terreni.
poi abbiamo chiesto alla signora cosa fosse quella specie di macina, e lei ci ha fatto vedere a cosa serviva.
ha raccolto dei chicchi di soia da una bacinella piena d’acqua …
e ha cominciato a far girare la macina ricavando il latte di soia per fare poi il tofu..
come se non bastasse aveva da badare anche agli animali
poi ci invita nella sua casa, in cucina
poi ci mostra la loro camera e il loro soggiorno
le foto di famiglia, e sul muro quelle di Mao Zedong
e per non farci mancare niente, calabroni sotto spirito, non ho capito bene se era un digestivo o consumato come medicinale, ma in ogni caso mi son tenuta il dubbio 🙂
Torniamo in città e dato che alla cena ancora manca del tempo, chi decide di farsi una passeggiata nei dintorni, chi va in albergo e chi accetta la proposta alternativa di Pietro, un buon massaggio ai piedi.
Io mia figlia e altri 6 accettiamo la proposta, lui ci accompagna in uno studio dove in due sale adiacenti vi sono comodi letti coperti di asciugamani bianchi, con schienale regolabile e musica cinese di sottofondo e luci soffuse
Ogni punto massaggiato è in relazione con un punto del corpo, come si può vedere dalle schede qui sopra
Eccoci pronti con i piedi in ammollo in acqua tiepida in attesa di chi ci massaggerà, il massaggio non è un semplice massaggio, ma massaggio di riflessologia plantare … ahhh e in che consisterà??
Nella sala siamo io, mia figlia e una coppia di sposini, di lì a poco arrivano tre ragazzi e una ragazza, i ragazzi massaggiano le femmine e la ragazza il maschio, breve lavaggio dei piedi e poi spostata la tinozza si parte.
Le mani con unguento tiepido, prima accarezzano tutto il piede, ma poi cominciano a schiaffeggiare … premere … pugnettare … tirare, in pochi secondi tutte le mie ditine schioccano come mortaretti, e poi si riparte.
Per la miseria ma che razza di massaggio è!!?? e io che mi vedevo già in pieno relax, dopo circa mezz’ora di tira molla impasta fai le pieghe tipo 1 e pure le pieghe del tipo 2 … i miei piedi potevano essere infornati.
Arriva Pietro … – come va lagazzi? ora vi sentilete i piedi leggeli che vi semblelà di volale – idea … e se facessi volare Pietro !!
mi son letta un po’ a riguardo della riflessologia e mi son chiesta cosa avrà mai sentito nei miei piedi da curare con quell’energia.
Comunque un’esperienza inusuale da mettere anche lei nel libro dei ricordi con simpatia.
La mattina successiva a Guillin, andiamo a visitare la collina di Fubo, un famoso generale, sulla cima vi è un tempio dedicato a lui, per salirvi vi sono 306 scalini, ma del gruppo, nessuno si è lanciato alla scalata.
alla base della collina invece vi sono una serie di grotte, sulle cui pareti sono state scolpite molte statuette di budda, tanto che l’insieme delle grotte vengono chiamate le grotte dai mille budda (decisamente esagerati).
la roccia sullo sfondo, scende fino a 10 cm. dal pavimento, creando una fessura, una leggenda dice che il generale Fubo per impressionare i nemici, diede un colpo di spada tagliando la roccia e creando quella fessura …
vi hanno anche ricavato una cappella di preghiere, dove non si poteva fotografare, ma lasciare delle preghiere su questi veli gialli da appendere
nei dintorni, a circa 8 km. si trova un’altra grotta, la grotta delle canne del flauto,un percorso fatto ad U per visitare stalattiti e stalagmiti a cui la fantasia cinese ha dato nomi a seconda delle forme
e con queste grotte le visite a Guillin si concludono, ci rivediamo da Shanghai, però vi lascio ora un carosello di come i cinesi trasportano sè stessi o altro.
la signora potrebbe fare lo sponsor a Porta la sporta , mai più sacchetti di plastica usa e getta.
e guardate qui che bel contrappeso ha deciso di usare la nonna…
in treee? eh no sotto all’autista c’è pure il quarto…
e daiiiii accelera … trasporto vetri espress
mi sono dilungato un po’ … solo solo un po’? ma dove finisce??
eh eh alla faccia della tintarella, ora sì sto all’ombra.
dai dai nonnino, più veloceee ci stanno superandoooo.
in fuori strada tutti a fare la spesaaa
hai voluto la bicicletta??? e allora pedala, pedalare fa bene alla salute e al portafoglio…
ehhhh che pigronaaaaa, così grande ancora a spasso con la carrozzina.
una bella gita in pedalò era quel che ci voleva…attenti visibilità ridotta!! Ci rileggiamo da Shanghai.
se ci torni ti consiglio vivamente lo Yunnan e ovviament il Tibet. Per quanto riguarda i cibi hai fatto bene ad evitare, se la cosa ti impressiona, ma in generale si sopravvive, e poi la cucina cinese è assai varia e c’è sempre qualcosa di mangiabile (vedi http://ilventodellest.blogspot.com/2008/11/dytiscus.html)
Il massaggio ai piedi in genere veniva praticato alle signore per ben predisporle agli incontri con lo sposo (vedi Lanterne rosse)però non è una brutta esperienza (per tutti).
Brava fai venir voglia di andarci anche a chi non ama la Cina (e in questo periodo ce ne sono parecchi in giro).
davvero un viaggio affascinante, grazie x l’ennesima condivisione!
Bacio grande 😀
Mi piacerebbe capitarci eccome..ma da qlle parti non mi mandano mai. Hai fatto proprio un viaggio bellissimo. Queste montagne mi ricorda il paesaggio della baia del dragone, la Baia di Oloong in Vietnam..
Grazie per questa incantevole panoramica
Un bacione
fra
Ciao Alessandra
Grazie per essere passata da me, aspetto le tue ricette per la raccolta.
Ciao
Stefania
daniela
www.ilcoltellodibanjas.blogspot.com
il guaio è proprio perchè in Cina, è tutto mangiabile ;-)) segno lo Yunnan, ma a dir la verità mi è rimasta la voglia di vedere meglio Pechino…senza la guida….io credo che quel massaggio allora, fosse di un altro tipo…non ha avuto quel esito ^_____^
…se vedi un’ombra sospetta, non ti spaventare sono io…solo virtualmente, ma con curiosità ti seguo fedelmente 😉
http://wwwspaziodonne.blogspot.com
























































Interessante lettura, grazie mille. Procopio Palermo