Ad una manciata di km. da Washington troviamo il quartiere di Georgetown, caratteristico per le sue case di mattoni
spesso colorati di bianco, tipo coloniale
di rosso…
un po’ kitch…..
o in stile simil classico….
o in versione mattoni nature……..
sovente l’ingresso è preceduto da piccole scalette in ghisa
e i mattoni li si trovano anche sui marciapiede…..
incontriamo anche la più vecchia casa della cittadina……
risalente al 1766….
tutta di pietra e mattoni.
Camminando per le vie, un negozio attira la mia attenzione……non si vede niente ma l’istinto mi dice di curiosare
e decido che è meglio dare un’occhiata
eravamo capitati in un paradiso gastronomico
pagnotte che sapevano tanto di blog, volevo dire di casa……..
torte al coccco…..
cupcake……
e torte floreali….
mini cheesecake…. tart lemon…..e torte da svenimento……..
per gli amanti dei roll di riso, ecco qua una vasta scelta…….
che vedrete preparare e confezionare sotto i vostri occhi……..ma questo che vi ho mostrato è solo un piccolo campionario in realtà c’è molto ma molto di più….date un’occhiata
un dollaro a questo simpatico personaggio lo si lascia volentieri ….. e lui gentilmente si mette spontaneamente in posa per una foto…..purtroppo di gente che chiede un aiuto ne troveremo spesso anche nelle altre città che visiteremo…….ovviamente purtroppo per loro non per il dollaro……
ma Georgetown dà il meglio di sè, almeno secondo me, all’imbrunire…….
con i vecchi lampioni che splendono……
e le case che assumono un colore ancora più caldo…….
sulle quali gli abbaini si mettono in bella mostra…….
la mattina dirimpetto al le pain quotidien avevamo adocchiato questo bistrò, che passa quasi inosservato, la sera tornati da Georgetown ce ne siamo ricordati ………..
il menù come vedete non lo si deve nemmeno sfogliare, lo appoggiano sulla sedia e ve lo lasciano scorrere con calma………forse era scritto per cecati……
un po’ come lo sono io ultimamente ^____^ …….se ci capitate, andateci ne vale davvero la pena!
Ma era arrivata l’ora del primo trasferimento, perciò la mattina chiuse le valigie con calma, abbiamo fatto colazione di nuovo al le pain quotidien……..io con caffè e latte e muffin allo zenzero, tè verde e con ciuffetti di glassa sempre allo zenzero…..un’altra meraviglia……di una sofficità meglio di un cuscino permaflex!! Ovviamente c’è chi opta per un omelette, dato che i dolci non sono tra le sue preferenze……non sa che si perde!!
E dopo un’ultima passeggiata a zonzo……..
nei dintorni……….recuperiamo le valigie e ci avviamo…
alla stazione ferroviaria Union station dove prendiamo i biglietti per viaggiare con i treni dell’Amtrack
ai lati si allarga con dei bei porticati…..
dove si è riparati dal sole cocente che in quel giorno si faceva sentire…….
all’ingresso si trova subito una biglietteria per i giri turistici della città, tutt’altro che banale…..
i pavimenti lucidi di marmo italiano ben puliti, davano un’impronta elegante che niente aveva a che fare con una stazione…..
a cui contribuivano anche le arcate decorate……….
sui lati e negli spazi posti dietro questo grade salone si snodano in una galleria altrettanto ordinata e pulita, tutta una serie di negozi di vario tipo….
al piano di sopra si avvicendano ristorantini in cui ci si può fermare per soddisfare il brontolio di stomaco che ci invita a mettere le gambe sotto un tavolo……
e lasciare così con un ultimo bel ricordo la città di Washington Dc………
ah dimenticavo, la casa bianca si chiama così per un semplicissimo motivo, nel 1814 subí un grave incendio ad opera degli inglesi in guerra per i territori delle colonie, venne peró al più presto riparata e dipinta di bianco per ricoprire tutte le parti rese nere dall’incendio, e da allora la si cominciò a chiamare casa bianca!
ci si vede a Philadelphia!!