Ultimamente vi ho già postato ricette di pesce d’acqua dolce, a cui a dir il vero, non ci si pensa poi molto, ma è un peccato perchè le carni seppur più delicate sono altrettanto buone.
Vi ho già proposto varie ricette, una con gli agoni alla piastra, un’altra con agoni al forno e i lavarelli rustici, tutte ricette molto italiane sia per il modo di cottura che per gli ingredienti, ora invece voliamo in oriente con una ricetta fusion tratta da questo libricino dedicato – all’altro pesce –
I lavarelli detti anche coregone sono pesci di lago e quest’ultimo avendolo a mezz’ora di strada diventa anche un buon motivo per farci un giro, bere un caffè con amiche e farci la spesa comprando del pesce fresco, e se si è fortunati lo si riesce a comprare direttamente dal pescatore che torna a riva dopo la pesca del giorno….come è successo a me.
Questa ricetta usa il latte di cocco in scatola e mi son perciò ricordata che c’è una bella raccolta in onore del bicentenario della rivoluzione dovuta alla produzione del cibo in scatola di latta, idea che è partita a Londra nel lontano 1811. Certamente i cibi freschi sono migliori, ma si sa che a volte una scatoletta di tonno ad esempio, ci può venir in aiuto quando il tempo è tiranno.
La raccolta è del blog il giardino degli aromi in collaborazione con
Brii a cui mando quindi questa ricetta.
Ingredienti per 3: 4 filetti di lavarello, 200 gr. di latte di cocco, 5 pomodorini datterini, 3 patate medie, 1 stelo di lemongrass, ( in alternativa buccia di limone o limone sotto sale) 1/2 cucchiaino da the di curry, 6 foglie di basilico, 1 cucchiaio di prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, olio, sale e pepe.
Preparazione : pelare le patate e cuocerle in acqua salata. In un’altra pentola versare il latte di cocco, l’aglio in camicia e schiacciato, i pomodorini tagliati in quattro, il lemongrass, il prezzemolo tritato, il curry, il basilico, e le patate tagliate a tocchi, portare a ebollizione.
Scottare il pesce per 5 minuti e sfilettarlo togliendo spina centrale e sui lati facendo attenzione a non rompere troppo i filetti ottenendo dei grossi pezzi.
Quando il sugo di latte di cocco bolle, sistemarvi i pezzi di filetto spegnendo il fuoco e coprendo la pentola. Lasciare così coperto per circa 15 minuti, quindi aggiustare di sale.
Impiattate aggiungendo una macinata di pepe fresco e un filo d’olio, spargere qualche fogliolina di menta piperita e servire.
nice post dear blogger
Ale – povera tesora….indaffarata sei!!! speriamo sia un super toast, non quello del bar secco o unto….per intenderci. Scatole permettendo spero di ripartecipare, ciauzzzzzzzz
Simonetta – li sto riscoprendo anch'io…….abbandonati per il pesce di mare, ora mi riprendo anche le tradizioni locali ^___^ ciauzzzzzzzz
@alex
benissimo, allora sei fortunata…dal lago alla padella ^___^, ciauzzzzz
Sai che hai ragione, sono pesci poco usati eppure se cucinati con grazie come hai fatto tu merita un..posto a tavola.
Interessante il mix con il curry..Baci
Wow Marta che fantastica ricetta!!!!
Io in queste settimane è tanto se riesco a farmi un toast 🙁
Grazie per la partecipazione alla nostra raccolta tin can recipes
ciao tesoro baciussssssssssssss
Ale
Questa la voglio provare, tra l'altro forse e tra i pochi pesci che da noi a Lecco riusciamo ad avere freschissimo, c'è un negozietto che trovi il lavarello pescato poche ore prima da loro. Grazieperlaricetta e buona notte, Alex
Giada – son contenta 😉
Barbara – ma..ma.. tu non puoi non fare il pesce con quel mercato di pesce che avete lì….devi rimediare ala lacuna, nel frattempo ti concedo il tonno di carloforte ;-))
Alessandra – tu togli il pesce e aggiungi una verdura ;-)) ti ho messo il link.
Saretta – ahh ma allora tu sei una vegepesciariana…..ma che razza di parola mi è venuta…….comunque ho capito che ti piace ;-))
Ely – del tuo lago?? eh no, quelli del mio son meglio ^_______^
Olga – bacio pure a te 😉
Stefania – grazie 😉
Manu -anche a me piacciono queste escursioni esotiche culinarie….ma forse si è capito 😉
Ale – ……prova con un pesce di mare comunque delicato, ciauzzzzz
Twostar – stellina, hai proprio ragione….io vorrei fare qualche insalata fresca e non più zuppe calde…speriam bene, bentornata in linea 😉
Debora – oh meno male che non è vicino a casa mia, perchè io il tempo lo trovo di sicuro ;-))
Simona – potresti provare con le scallop….secondo me ci starebbero bene…anzi potrebbe essere la mia prossima volta ;-)))
Sara – ok, ci scambiamo la ricetta perchè secondo me meritano tutte e due, ciauzzzzzzzz
Adoro i lavarelli, tra i pesci di lago sono quelli che preferisco. Io li spadello con burro e salvia ma con il cocco devono essere strepitosi
ciao
Ricetta carinissima! Non credo pero' che posso trovare pesce di lago qui. Nonostante viviamo sull'oceano, la scelte in pescheria non e' molto vasta.
ma lo sai che la biblioteca culinaria sta a pochissimi km da me e ancora non ci sono andata! che pizza non ho mai tempo!! delizioso questo piatto! 🙂
Carina l'idea per sostituire il lemongrass (per me introvabile vicino a casa)! E soprattutto è invitante l'idea di un buon piatto caldo dato il clima freddo e umido che ci sta assediando negli ultimi giorni!
Baci
come vorrei poterlo assaggiare. Difficile per me trovare il tipo di pesce che hai usato, purtroppo …
Io adoro questi piatti dai profumi e sapori orientali. E' davvero un bel modo per rinnovare un tradizionale lavarello. Deve essere ottimo. Manu
oh…ma è bellissima complimenti ciao
Wow che meraviglia!!!! un bacione
ora vado a sbirciare gli agoni e i lavarelli che sono i pesci del mio lago :-))))) e questa ricetta è notevole! davvero il latte di cocco mi piace da impazzire! baci
Coregone mon amour!SUl lago lo mangio sempre…di solito alla brace con olio buono e prezzemolo.Così è una vera scoperta, chissà che buono!!!!bacione
Il mio tipo di ricetta! (senza il pesce pero' :-).
Che tipo di curry hai usato?
ciao
A.
Ah, io non so cucinare il pesce (d'acqua dolce o salata non fa differenza :P), non mi ci sono mai messa a dir la verità. Comunque a me l'abbinamento curry&cocco piace tantissimo Marta, e la cucina si riempie di un profumo delizioso. E anche se a me piace l'homemade in cucina, dico "Evviva le scatolette di latta" che hanno salvato le desperate housewifes dell'Ottocento e sono una benedizione pure oggi! Un bacione 😉
E' vero, non siamo soliti ad usare i pesci di acqua dolce, sono poco conosciuti! La tua ricetta mi piace molto!