burro di anacardi e contaminazioni

Io sono onnivora ma molto vicina alla cucina vegetariana nel senso che di carne non ne sento un gran bisogno, e dato che sono io a fare la spesa di conseguenza anche il resto della famiglia si adegua a quel che preparo.

Sono invece distante dalla cucina vegana nel senso che non rinuncerei ad esempio alla colazione con un classico caffellatte piuttosto che ai formaggi in particolare quelli freschi (vedasi tag ricotta, giusto per avere un’ idea di quanto la ami),  ma riguardo alle scelte che ognuno fa io penso che non ci sia un modo di cucinare perfetto a cui dedicarsi, ogni tipo di cucina ha i suoi difetti e pregi in base proprio agli ingredienti usati e al loro modo di essere consumati.

Se poi vegetariani e  vegani lo si diventasse per un motivo etico nel confronto degli animali e di come vengono sfruttati negli allevamenti intensivi, credo che in questo caso la “battaglia“ riguardi qualsiasi essere umano indistintamente dato che avremmo tutti di che guadagnarci a farli vivere nel miglior modo possibile, quindi faremmo meglio a diminuire l’uso della carne in genere e frequentare meno i supermercati e di più fattorie e agriturismi nelle campagne limitrofe per rifornirci di prodotti più sani.

Mi piace pensare che esistono modi svariati per proporre le verdure piuttosto che un dessert e che la contaminazione dei diversi modi onnivoro, vegetariano e vegano siano un bel connubio per imparare a conoscere nuove modalità di usare i prodotti con un occhio più consapevole riguardo la qualità di quel che mangiamo.

E quanto mi piaccia questo tipo di contaminazione ve lo dimostro anche con questo post.

Qualche tempo fa ho fatto il burro di mandorle e l’ho usato per farci dei biscotti in versione uno e due, oggi invece passo a quello di anacardi in versione mantecatura per la pasta, copiando l’idea, anzi la  ricetta di Marta che è vegana. Di questo versatile condimento lei ci da alcune indicazioni che vi riporto qui con un copia incolla.

–   Straordinario per mantecare i risotti, aggiunto ai sughi di verdura per condire la pasta, spalmato su tartine ecc.
Vi mostrerò dove ho iniziato a provarlo con soddisfazione…
Se invece non lo salate, il gusto rimane neutro e si può usare anche nei dolci al posto di olio, margarina, panna o altri grassi.
Salvini usa la stessa tecnica anche per fare burri naturali da altri vegetali: noci, nocciole, mandorle pelate, semi di zucca o metà e metà.  Io adoro gli anacardi e per questo uso a mio parere sono perfetti, con quel loro gusto che ricorda il fomaggio –

Leggendo queste delucidazioni non potevo lasciar correre, mi sembrava un bel modo originale per condire un primo piatto e quindi l’ho provato e anche apprezzato……le sperimentazioni continueranno anche per altri piatti.
Ingredienti : 100 gr. di anacardi, circa 100 ml. di acqua, olio, finocchietto o altro aroma a piacere, sale e pepe.

Preparazione : mettete in ammollo gli anacardi per una mattina, scolateli tenendo la loro acqua e cominciate a frullarli dando delle pulsazioni a intermittenza e aggiungendo a cucchiai l’acqua, cosicché da non surriscaldare il composto.

Continuate così finchè non abbiate una crema della densità voluta. Io ho aggiunto quasi tutta l’acqua per renderla fluida dato che l’intenzione era condirci la pasta. Ma se la volete più densa e rustica per usarla come un patè, aggiungete meno acqua. A questo punto aggiungete un cucchiaio di olio e gli aromi preferiti, nel mio caso ho tritato del finocchietto che avevo in abbondanza sul balcone, poi salate e pepate a piacere.

9 thoughts on “burro di anacardi e contaminazioni

  1. Siamo al 100% sulla stessa lunghezza d'onda… Sono onnivora ma consumo più volentieri altro rispetto alla carne… Sono curiosa perchè amo sperimentare con gli alimenti anche se vengono da cucine vegane, macrobiotiche o che… Amo la tolleranza in tutto … In cucina e tra cucine ancor meglio… E credo come te che mangiare consapevolemente ed in modo equilibrato sia la cosa migliore! … Ne parlai in post dedicato a salutiamoci! … Cmq… Brava!!!…bel post e ricetta da copiare e provare!

  2. grazie a voi di aver contribuito con le vostre considerazioni, io confermo che capisco la scelta vegana e vegetariana solo per la questione etica riguardo agli animali, ma in quanto a salutistica sono convinta che l'equilibrio nel consumo degli alimenti sia la cosa più consona e la dieta mediterranea ne è un eclatante esempio, sta poi al singolo ovviamente rispettarla……. ognuno potrebbe portare le proprie convinzioni corredate da studi scientifici che rimangono però opinabili dato che gli esperti nel campo della nutrizione hanno argomenti con cui controbattere fra loro, quindi l'importante è che ogni scelta sia ponderata riguardo alla propria salute rispettandole tutte senza che nessuno si permetta di mettere a disagio le altrui idee come fosse l'onnisciente dell'argomento (vedi esempio di Ale) perciò io vi invito a contaminarvi felicemente come piace fare a me ^_____^

  3. Io sono vegetariana e non vegana (anche se ovviamente molti dei miei piatti sono vegani, ma lo sono anche molti piatti tipici mediterranei o asiatici, solo che non tutti lo notano).

    La mia e' una scelta salutare, etica ed ecologica. Con gli allevamenti abbiamo veramente esagerato, per questo capisco che molti adesso diventano vegani (mentre ai miei tempi si diventava vegetariani), ma non prevedo un mondo vegano, e neppure vegetariano, solo spero in un mondo dove non si mangi come si mangia adesso. Oggi un aborigeno mi ha detto come si cucina l'emu. Non che lo cucinerei mai io, o mangerei, ma mai mi permetterei di dire a lui di non cacciarlo e mangiarlo, come non direi a un pigmeo di non cacciare, o a un inuit di non mettersi i gilè di foca, o ad un Masai di non allevare mucche. Nello stesso modo non dico ad un italiano di non mangiare pane e salame, ma gli dico che se si dovrebbe tornare ai ritmi di una volta, mangiare meno carne, allevare meno animali, e trattarli meglio perché' sono animali, non macchine per fare latte, uova e carne. Lo stesso vale per il pesce, lasciamolo ai pescatori dei villaggi poveri, che il resto e' in via d'estinzione e noi non ne abbiamo bisogno per vivere ma lo mangiamo solo per sfizio.

    Io per sfizio non voglio mangiare animali, non mi sembra giusto. Gli animali li posso lasciare a chi non ha altro da mangiare, se proprio vuole. Ovviamente sogno mucche libere che mangiano erba e ci danno il latte quando non hanno vitelli, e galline che razzolano in cortile e ci danno uova quando la stagione e' bella… insomma, come le cose erano una volta, e questo si può raggiungere, di nuovo! Conosco tanti indiani, bevono latte ma non mangiano le mucche… e mia zia mangia le uova ma le sue galline muoiono di vecchiaia e vengono seppellite… il mio vicino di casa mangia solo la carne degli opossum che dobbiamo uccidere perché sono pesti importate (alla pari dei ratti se non peggio) perché' pensa che altrimenti e' un spreco, e per questo lo ammiro (anche se non lo mangio io l'opossum).

    Per le mie scelte sono criticata sia dai 'carnivori' che dai 'vegani', a volte ci rimango male perché molte persone sono proprio rudi, soprattutto se sono ai primi anni di veganismo o se non hanno mai vissuto fuori da una comunità carnivora, ma ormai il più delle volte lascio perdere, nessuno dei due e' mai riuscito a convincermi con prove valide che la loro dieta fosse più etica, salutare ed ecologica di quella di un qualsiasi indigeno del nostro pianeta. O della mia 🙂

    Il tuo burro di anacardi sembra buonissimo 🙂

    Ciao
    Alessandra

  4. Brava Martissima: i tuoi esperimenti sono molto interessanti. Mi piace la foto con la pasta imburrata.
    Un po' di tempo fa ho provato a fare il burro di noci ed e' gustoso.
    E' importante che ci rendiamo conto della realta' di come il cibo che mangiamo arriva sul nostro piatto. Oltre alla salute degli animali che ci forniscono carne, uova e latte, dobbiamo pensare alla salute del terreno usato per l'agricoltura, a prescindere da quello che ci viene coltivato. Mi rendo conto di essere molto fortunata poiche' so benissimo come viene coltivato o allevato quasi tutto il cibo che arriva nella mia cucina. Concordo con tutte riguardo al fatto che sta a noi fare scelte che spingano la situazione verso un miglioramento per il nostro pianeta.

  5. marta, ho visto che le foto e sono sciolta..
    non sono riuscita a leggere perchè sto uscendo e spengo tutto.
    domani con calma mi leggo anche il post. un bacione

  6. Potrei copiare parola per parola ciò che scrive Marta qui sopra al mio commento, e mi piace moltissimo il modo in cui esponi il tuo.
    Sul "non potrei mai"…..ti posso dire che davvero vale il mai dire mai :)) Ti parla chi (io) non rinunciava MAI a carbonara &Co. Poi un giorno ho realizzato ciò che è diventata la mia scelta etica, e con mi a grande sorpresa invece di trovarmi a rinunciare a qualcosa, ho scoperto e sto scoprendo un mondo nuovo e meraviglioso e sono vegana da un anno e mezzo, ed è felice anche Maritino che invece è rimasto un bellissimo mangiatutto ^_^
    Mi piace molto il modo in cui tratti gli argomenti, il fatto che vuoi sperimentare, e come imposti ricette e racconti, sono contenta di averti scoperta 🙂
    Barbara

  7. Allora? Ti è piaciuta?
    Ciao Gialla! La scelta vegana è per la maggior parte etica ma anche di salute! senza uova, latte e formaggi si starebbe meglio in primis noi ma anche gli animali…vi invito a capire cosa c'è dietro un allevamento di mucche da latte e galline ovaiole! Credo che sia importante sapere e poi decidere in scienza e coscenza…In famiglia siamo veg da 1 anno e mezzo e non rimpiangiamo nulla, ed i blog vegan, come il mio da cui Marta ha preso ispirazione per questa ricetta, lo dimostrano, ma ognuno ha il suo percorso ;)(mentre per gli animali purtroppo è sempre lo stesso)

  8. concordo in pieno con te… in generale non potrei, non penso di essere in grado, fare una scelta drastica sul'alimentazione, mangio davvero tutto e di tutto! Quello che però è certo è che non potrei assolutamente essere vegana, anche io non potrei rinunciare né a formaggi né a latte e uova…
    A presto
    Gialla

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