Veneto – Verona
Avendo la fortuna di avere una mamma che come cuoca è sempre stata superlativa io ne usufruivo ma non m’interessavo di come si realizzavano quei buoni piatti, anzi per me era normale e pensavo che anche in tutte le altre famiglie questo avvenisse, salvo poi scoprire che invece per vari motivi, non era esattamente così.
Pur mangiando e apprezzando sempre con gusto piatti tipici del mio territorio fin da quando sono nata ho realizzato la cosa quando ormai avevo raggiunto la maggiore età.
Specialmente dopo che mi sono sposata, avendo ricevuto con il matrimonio anche “l’onere” di scoprire che quei 4 cerchietti che si accendevano facevano parte di un elettrodomestico chiamato fornello.
Non essendo interessata a mettere le mani in pasta se non per sporadiche torte ho sempre mangiato senza farmi troppe domande, il palato era soddisfatto e io mi fidavo ciecamente della cucina casalinga, mamma appartiene a quella categoria che cucina ad occhio e non avrebbe comunque saputo darmi ricette con le dosi precise
Non che questo serva poi a molto, a lei riesce sempre tutto, non ho mai visto torte dalle sembianze di una schiacciatina o gnocchi simil pietre dure, come invece son riuscita a fare io seppur con le ricette precise.
Ora però complice forse la maturità raggiunta, c’è un tempo per tutto 🙂 ho pensato di mettere in pratica quel che finora ho “subito” passivamente, anche se è sempre e comunque un bel subire.
Ho pensato di cominciare con un dolcetto tipico veronese nel periodo di carnevale, le fritole de pomi, per i fuori zona – le frittelle di mele – non sono riuscita a trovare notizie sulle loro origini, ma credo visto gli ingredienti siano nate per usare, come spesso avveniva in tempi più semplici e meno prosperosi, gli ingredienti che erano la base delle dispense pane, uova, farina, mele.
Oggi diventano anche un modo diverso per usare il pane raffermo che si trasforma il più delle volte in pane per impanatura.
Ho fatto le fritole de pomi con la versione originale fritta e ho provato anche le fritole de pomi al forno. Due consistenze diverse, la prima una frittella gonfia con una leggerissima crosticina e un interno pieno e cremoso , la seconda una ciambellina alle mele comunque buona con la consistenza di un pancake che ha il vantaggio di essere buona anche il giorno dopo, mentre le prime le si apprezzano al meglio calde e quindi se rimangono, meglio riscaldarle al forno.
fritole de pomi
Ingredienti
100 gr. di pane a pezzi raffermo ( il mio era tipo ciabatta)
25 gr. di zucchero più altro per spolverare alla fine
1 uovo grande
110 gr. di farina
250 ml. di latte
250 gr. di mele
buccia grattugiata di limone biologico
uva passa a piacere
un bicchierino di grappa
olio per friggere.
Preparazione
unite la scorza grattugiata di limone con il latte e portare a bollore, togliete dal fuoco e versate sul pane raffermo lasciando che si inzuppi per bene e raffreddi.
Intanto sbucciate le mele e tagliatele a cubetti, unirli poi in una ciotola con i 25 gr. di zucchero, la farina, l’uovo, la grappa e il pane inzuppato e intiepidito che prima schiaccerete con la forchetta, amalgamate il tutto per ottenere un impasto leggermente consistente.
Mettete a scaldare l’olio in una piccola casseruola di modo che non userete tanto olio per avere la dose in cui tuffare la pastella, vi basta friggere 3 frittelle alla volta così anche la temperatura rimarrà al punto giusto. Una volta scolate su foglio di carta cucina, passatele nello zucchero e gustate.
Mentre metà impasto l’ho messo a cucchiaiate sparse sulla leccarda ricoperta da carta forno e infornato 200 gradi fino a quando si son dorate (circa 20 minuti)
Adoro le ricette della tradizione e queste frittelle sarei proprio curiosa di assaggiarle 🙂
fritte son molto buone, quelle al forno seppur buone non sono alla pari, ciao Consu 🙂
Hey, very nice site. I came across this on Google, and I am stoked that I did. I will definitely be coming back here more often. Wish I could add to the conversation and bring a bit more to the table,but am just taking in as much info as I can at the moment. Thanks for sharing.
Mango Juice
buoneeee!!!!! soprattutto appena tiepide….
Francesca – ah ma dai….cugine di frittelle ^___^
Saretta – trova il tempo, a dir la verità ne serve nemmeno tanto e ti ripagano alla grande, baso baso!
Giusy – bonne appetitt ^____^
l'albero della carambola – evviva le sponde veronesi ;-))
Mirtilla – bello imparare così, ^____^
Stefania – grazie, hai perfettamente ragione!
LaGolosastra – evviva evviva!!!!
Dario – d'accordo !!!
Ely – bello questo gemellaggio paradei a braccetto con le fritole….anzi neanche tanto gemellaggio, i primi maschi le seconde femmine fanno un bel matrimonio ^_____^
valina – magari passi proprio da queste parti (zona c.p.nuova) però fritole finite, ma almeno virtualmente te ne offro volentieri….alla prossima volta allora 😉
viola – le tue sono più professionali e lievitate, le mie senza lievito e molto più sciuè sciuè, ma tutte e due fanno la felicità di chi le mangia ^____^
pagnottella – uhhh mi appare Pagnyyy ^_____^
Paola – grazie 😉
Simona – son contenta ti piacciano tutte e due….baciuzzzzzzz
http://www.deliziadivina.it – bentrovata!!
FrancescaV – grazie a te per l'idea!
ornella – ;-)) ti ho riportato un po' da queste parti ehhh…
Alex -consolati, credo che debba ancora nascere qualcuno a cui non piacciano i fritti….cercheremo di mangiarne il meno possibile…..;-))
terry – abbiamo delle preferenze uguali uguali….gnam gnam ^____^
una delle mie fritoe favorite!!! 🙂
w il carnevale e le sue delizie!
Pensa, nella nostra famiglia i fritti con le mele si mangiano la Vigilia di Natale. Oltre alle mele ci vanno anche i fichi secchi. Interessante l'aggiunta del pane raffermo.
Natale o Carnevale, fatto sta che io i fritti li mangerei sempre
Oh che bone…anche mia madre le faceva e pure lei tutto ad occhio! Mi sa che non è mai esistita una ricetta precisa perché ognuno fa a proprio gusto e con gli ingredienti che ha a disposizione! Grazie per le dosi!! Un bacione
le frittelle di mele col pane raffermo? mai saputo esistessero prima, ottima ricetta tradizionale da segnalare all'iniziativa dei 150 anni per l'unità d'Italia, grazie!
dalla foto sembrano buonissime…
Mi piace molto la foto in alto: coglie molto bene la consistenza delle frittelle. Mi piace molto anche l'idea di provare a cuocerle nel forno.
sono invitantissime 🙂
Anche mia madre pesa tutto ad occhio!
Che belle le fritelle di mele…non sapevo si aggiungesse il pane!
Baci cara 🙂
p.s desta, desta 😉
Che buone anche le tue!
Anch'io ho fatto le frittelle ieri, con le mele pure le mie, sono un pò diverse dalle tue, era la ricetta di mia nonna. Mi piacerebbe provare la tua versione. Mi piacciono tanto con le mele. Un bacione
ehm scusa…dov'è che abiti tu?? no, perchè pure io sn di verona ( provincia, ma vado all'uni in città )…..e una capatina la farei a scroccarti qualche fritola!! 😛
ohhh che ricordo!!! da noi si chiamano i "paradei" non cosa cosa voglia dire ma sono di un buono!!!! baci Ely
semplicemente fantastiche!!!!
ciaoo
che bontà! Evviva le fritole!
Sono una meraviglia golosa, ciao complimenti
ma quante belle cose che si imparano ogni giorno 🙂
Che buone! Anche la mia nonna, mantovana ma sponda veronese, le prepara sempre…Le tue sono da…star male! Complimenti,
simo
Mi piace da morire ! Adoro le mele , e queste le farò sicuramente!
Stelina, non sapevo che le frittelle di mele utilizzassero il pane raffermo, che bello!!!Mi piacerebbe tanto provare a farle!!!Intanto gogngolo davanti all'immagine guduriosa 😉
Un piatto che ha trieste è molto popolare!!!